RICORDO DI ENRIQUE BUSTAMANTE, AMICO DI EUROVISIONI


Enrique Bustamante (Photographie AE-IC)

Enrique Bustamante era il piu importante ricercatore e professore di economia e sociologia della tv e delle industrie culturali di Spagna, senz’altro il piu conosciuto a livello internazionale. Era stato professore di comunicazione audiovisiva e pubblicità all’università Complutense di Madrid-. Fondatore e direttore della rivista Telos dedicata alla ricerca in scienze dell’informazione e della comunicazione. 

E’ stato membro del gruppo speciale incaricato dal governo Zapatero della riforma dei media spagnoli di servizio pubblico, che ha salvato la RTVE dal fallimento per debiti. E’ stato titolare della cattedra UNESCO di comunicatione internazionale delle Universià Stendhal di Lione e Grenoble, oltre che vicerettore dell’Università internazionale Menendez Pelayo, oltre che presidente dell’associatione spagnola di studi della comunicazione (AE-IC). Autore di numerosi libri, rapporti e articoli consacrati alla tv ed alle industrie culturali.

Ho conosciuto Enrique a metà degli anni Ottanta, quando facevamo parte (insieme a Bernard Miège, Jean-Michel Salaun, Giuseppe Richeri, Nicholas Garham, Pierre Musso ed altri del gruppo Eurcommunication Recherche, una rete di ricercatori universatori accomunati dallo stesso spirito di analisi e di comprensione critica dei processi di deregolamentazione della tv che in quel periodo stavano sconvolgendo i panorami audiovisivi nazionali ed europeo.

Lavoratore accanito, pioniere, spirito libero ed indipendente, dal pensiero chiaro. Spesso radical, sempre intransigente sui principi. Ma al tempo stesso di un’estrema gentilezza di un grande sense of humour. Come molti amici lo chiamavo affettuosamente “Don Enrique” per il senso di nobiltà che ispirava in noi tutti.

Enrique Bustamante  Lisbona, 8 maggio 2012
(foto André Lange-Médart) 

L’ultima volta che ho avuto il piacere di incontrarlo è stato insieme a Giacomo Mazzone l’8 maggio del 2012, in un seminario sul futuro del servizio pubblico, alla Fondazione Gulbenkian a Lisbona. Dopo di allora, siamo rimasti sempre in contatto per motivi di lavoro, scambiandoci messaggi fino a pochi mesi fa.

Condivido la tristezza della sua famiglia, dei suoi colleghi ed amici, oltre che quella di Eurovisioni, un circolo che ci accomunava entrambi.