Convegno di Art.21 ed Eurovisioni a Roma su riorganizzazione Rai, 12 luglio dalle 9,30, Villa Lubin


La Rai si appresta ad affrontare uno dei passaggi più significativi della sua storia: la tradizionale organizzazione incentrata su reti e testate radiofoniche e televisive, che a malapena producono per i propri palinsesti, sarà soppiantata da un modello organizzativo per generi (intrattenimento, fiction, informazione, cultura, ecc.). Un modello vecchio di oltre quarant’anni basato su strutture autarchiche, spesso in concorrenza tra loro e brodo di coltura della lottizzazione – a scapito di un vero pluralismo sociale e politico, unica fonte di legittimazione del servizio pubblico – dovrà essere smantellato per consentire alla multimedialità e alle piattaforme digitali di avere piena cittadinanza. La riorganizzazione investirà l’organigramma aziendale, i profili professionali di dipendenti, giornalisti e dirigenti ma rivoluzionerà anche il modo di ideare, progettare e produrre programmi, prodotti e servizi.
L’attuale organizzazione – che risale al 1975, quando c’era il monopolio ed erano di là da venire la Tv commerciale e quella a pagamento, internet e i social network – circoscrive le competenze di ciascuno al linguaggio e al format di un solo medium (radio, Tv, web, ecc.); al contrario, nell’organizzazione per generi le competenze devono essere intermediali perché i programmi, i prodotti e i servizi che si realizzano all’interno di ciascuna factory tematica dovranno essere concepiti, prodotti e distribuiti, in differenti versioni, su tutte le piattaforme, rispettandone le rispettive peculiarità espressive e narrative. Al contrario di quanto accade oggi con RaiPlay che si limita a replicare pedissequamente frammenti di Tv generalista e repertori delle Teche.
Questo cambiamento radicale richiede la più ampia partecipazione dei dipendenti e dei dirigenti della Rai, e un proficuo confronto pubblico tra gli organismi e le istituzioni che, a vario titolo, dovranno realizzarlo, indirizzarlo e gestirlo.
Per favorire questo confronto, su iniziativa di Articolo 21 insieme con Eurovisioni la Fnsi, l’Usigrai, l’Adrai, il Slc-Cgil e la Fondazione Di Vittorio è stato promosso un convegno che si terrà venerdì 12 luglio presso il Parlamentino del Cnel a Villa Lubin a Roma.
L’incontro, che avrà il carattere di una riflessione collegiale, vedrà la partecipazione di membri della Commissione di vigilanza e dell’Agcom e del Consiglio di amministrazione della Rai.

Rai: dall’organizzazione per media
all’organizzazione per generi

Saluti
Paolo Peluffo, Segretario Generale CNEL
Introduzione
Giuseppe Giulietti, Presidente Fnsi
Renato Parascandolo, Associazione Articolo 21
Fabrizio Salini, Amministratore Delegato Rai
Partecipano
Alberto Barachini Presidente della Commissione di Vigilanza Rai
Rita Borioni, Consigliere d’Amministrazione Rai
Massimiliano Capitanio, Commissario Vigilanza Rai
Angelo Cardani, Presidente dell’Agcom
Beatrice Coletti, Consigliere d’Amministrazione Rai
Igor De Biasio, Consigliere d’Amministrazione Rai
Primo Di Nicola Vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai
Vittorio Di Trapani, Segretario Generale Usigrai
Fulvio Fammoni, Presidente Fondazione G. Di Vittorio
Antonello Giacomelli Vicepresidente della Commissione di Vigilanza Rai
Riccardo Laganà: Consigliere d’Amministrazione Rai
Elisa Marincola, Portavoce Ass. Articolo 21
Giacomo Mazzone, Segretario Generale Eurovisioni
Luigi Meloni, Presidente Adrai
Mario Morcellini, commissario Agcom
Roberto Natale, Comitato tecnico-scientifico di Articolo 21
Giampaolo Rossi, Consigliere d’Amministrazione Rai
Fabrizio Solari, Segretario Generale Slc-Cgil
Vincenzo Vita, Presidente Archivio Audiovisivo Mov. Operaio e Democratico