Paolo Dalla Chiara [1]se ne è andato in silenzio, con la sua solita discrezione, al principio dell´estate, la domenica 29 giugno, quando eravamo tutti distratti dai preparativi per le vacanze.
Se ne è andato appena qualche settimana dopo il suo grande amico e compagno di avventure di una vita, Giuliano Berretta -morto il 26 maggio, di cui era stato per anni la voce ed il braccio in Italia.
Entrambi erano partecipi dell´avventura di Eurovisioni sin dalla sua nascita, visto che entrambi (Paolo e Giuliano) la televisione europea -di cui Eurovisioni si occupa – erano fra coloro che la rendevano possibile.
Giuliano Berretta, infatti, quando era ancora all´ESA, aveva sperimentato i prototipi dei satelliti di diffusione diretta, come quello da cui era stato lanciato il primo canale paneuropeo, chiamato semplicemente Europa TV [2]. Poi -passato a Eutelsat-come Direttore commerciale- aveva trasformato la sperimentazione dei satelliti ESA in una delle storie di successo dell´industria europea, con la flotta di satelliti Hot Bird , che hanno portato le tv dei paesi europei all´Europa, poi le tv del mondo in Europa e infine le tv di tutto il bacino mediterraneo, del Nord Africa e del Medio Oriente. Tanto che oggi in canali TV trasportati da Eutelsat nel mondo sono oltre 6500.
Ma se Berretta era il “deus ex machina” della tv via satellite, Paolo ne era il maggior evangelista, che percorreva l´Italia e tutto il Mediterraneo per dare gambe e concreta applicazione alle visioni di Giuliano. Nel 1996 diventa infatti il responsabile per l´Italia delle relazioni esterne di Eutelsat, contribuendo in maniera determinante allo sviluppo della tv satellitare in Italia. Statistico di formazione, si reinventa uomo di marketing per la Fiera di Vicenza (dal 1984 al 2015) per aiutarla a diversificarsi.
Sua infatti è l´idea di lanciare nel 1994 Sat Expo proprio a Vicenza, divenuta prestissimo una fiera di riferimento per tutta l´Europa della tv via satellite, sua l´idea di creare la rete degli antennisti di tutta Italia (con tanto di scuola di formazione: Eurosatellite di Alberto Borchiellini), senza la quale la nuova modalità di distribuzione del segnale tv non avrebbe mai preso piede. Mentre infatti nel Nord Europa la tv via satellite si è limitata ad alimentare le reti via cavo (con una distribuzione essenzialmente “BtoB”), nei paesi latini come Italia, Spagna, Grecia e della riva sud del Mediterraneo (laddove il cavo non e mai esistito), toccava trasformare questo modello in “BtoC”, convincendo non alcune decine di proprietari delle reti cavo, ma milioni di singoli nuclei familiari a dotarsi di antenne di ricezione satellitare.
Un´impresa gigantesca che passava per la reazione di una rete capillare che coprisse non solo le città, ma anche i paesini, perfino quelli più sperduti, per consentire a tutti di installare le antenne sul tetto di casa, nel giardino o ovunque si potesse ricevere il segnale.
Ma Sat Expo non era solo quello. Era molto di più: era il luogo dove, una volta l’anno, si portava la riflessione internazionale a livello italiano, organizzando (oltre agli eventi tecnici) anche convegni, annunci e riflessioni istituzionali, rassegne di programmi. E´proprio qui che prese avvio nel 2005 l´idea dell´HD Forum italia, poi costituitasi come associazione nel 2006 per promuovere la diffusione in Italia di questo nuovo standard di diffusione, che allora era ancora solo sperimentale[3].
Fu proprio Paolo -raccogliendo il suggerimento di Eurovisioni( di Duilio Giammaria e dello scrivente) a proporre a Berretta di lanciare gli “Hot Bird TV awards”, cioè il primo concorso internazionale della tv satellitare, riservato ai canali trasmessi da Eutelsat.
L´idea prese rapidamente forma e la prima edizione si tenne a margine di Sat Expo già nel 1998, con una giuria internazionale di critici televisivi di Le Monde, La stampa, Milliyet, Ta nea, Millecanali, TVsat polonia, ecc. ed incontrò un successo travolgente, coinvolgendo ogni anno centinaia di emittenti via satellite da tutto il mondo. Non male per un progetto che partiva da un’idea che poi si è rivelata sbagliata, e cioè che esistesse una estetica specifica della tv satellitare, diversa da quella delle tv nazionali, a diffusione hertziana terrestre o via cavo.
Il tempo ha dimostrato che un tale specifico non esisteva e che la tv restava tv sia che venisse distribuita via cavo che via etere. Vero però è che l’intuizione era giusta specie per quegli anni in cui I premi Hot Bird sono esistiti (e cioè dal 1998 al 2016, anche se nel 2012 furono ribattezzati Eutelsat TV awards)[4]. Erano quelli gli anni in cui la distribuzione via satellite offriva nuove possibilità (ma anche nuove sfide) prima sconosciute o inimmaginabili per le tv nazionali.
La sfida del multilinguismo, per esempio. Mettere un canale tv sui satelliti Eutelsat voleva dire di colpo raggiungere un´audience potenziale di milioni di persone in tutta Europa ed oltre, in un bacino geografico di mezzo miliardo di persone in cui si parlano oltre 25 lingue diverse. Una sfida cui le tv satellitari hanno risposto con grande inventiva, ad esempio lanciando le tv musicali (dove la lingua contava meno) o le tv di sport o addirittura Euronews, che rivoluzionò la lingua in tv, introducendo il segnale audio multilingue con cinque piste che consentivano di abbinare ad un unico segnale video ben 5 canali audio diversi. Una prodezza tecnologica, visto che si era ancora al tempo dell´analogico e della produzione su betacam che aveva molte difficoltà a gestire 5 audio diversi.[5]
Ma visto che si trattava di un mercato nuovo, questo ha offerto -come sempre accade agli inizi di una nuova tecnologia- di creare spazi per l´innovazione, o semplicemente per nuove offerte che non trovavano spazi sufficienti sull´etere terrestre (limitate a 5-6 canali massimo per ogni paese) o sul cavo (con un massimo di 20-30 canali).
In quegli anni grazie a questa incredibile finestra di opportunità è nata la tv tematica (cosi definita in opposizione a quella generalista) , con le offerte piu incredibili e fantasiose, Anche se molti all´inizio si sono limitati a copiare dal modello americano classico, che consisteva soprattutto nell´espandere l´offerta dei generi tv più attrattivi delle tv generaliste dal limite di alcune ore al giorno, all´abbuffata h/24 delle reti tematiche via satellite.
Il modello USA era partito con le news di CNN, con i programmi per bambini di cartoon network, con lo sport di ESPN, con i canali di viaggi alla National Geographic, con i canali di film e così via. In Europa esso si è declinato con offerte tematiche analoghe, ma separate per lingue, data la frammentazione linguistiche del mercato paneuropeo. CNN ha tirato la volata a BBC world service e Sky news in Gran Bretagna, ad un’offerta Euronews multilingue per i 5 maggiori paesi europei; a LCI in Francia, a CNN Deutschland. Cosi come HBO è diventata in Europa Canal +, Telepiu, o in Spagna Canal Satellite Digital cosi come ESPN in Europa si è trovata di fronte a Eurosport, Canal + sport, Sky sports e cosi via.
Ma a fianco a queste declinazioni classiche, il mercato nascente della tv satellitare ha aperto opportunità inedite, su cui hanno concentrato la loro attenzione i giurati degli HBA e poi Eutelsat awards come il lancio di canali musicali dedicati ai singoli generi (da Mezzo per la musica classica, alla tavolozza di canali “Trace”dedicati a singoli generi musicali (dal rap alla urban music…), o al canale russo Boets dedicato solo agli sport di combattimento di qualsiasi tipo (dalla lotta grecoromana al pugilato al catch alla boxe thailandese…), o al compianto Ars TV premium, proposto da Dalla Chiara a Eutelsat e programmato fra il 1999 e il 2002 dal professor Marco Gazzano, uno dei massimi esperti italiani di Videoarte, che su quel canale presentava il meglio della videoarte mondiale che all´epoca era invedibile se non nel circuito dei festival. Per non parlare dei canali di cucina, di cui in Italia Gambero Rosso fu uno dei precursori, ben presto seguito da molti altri.
Memorabili le edizioni dei Premi Hot Bird svolte il luoghi magici del Veneto e di Venezia: dalle ville palladiane alla Scuola grande di San Giovanni evangelista, dall´ex manicomio dell´Isola di san Servolo appena trasformato in centro congressi, per poi espandersi in un´edizione romana tenutasi all´Hilton di Monte Mario..
Si potrebbe credere che si sia finiti fuori tema. E invece no, perché l´esperienza delle 19 edizioni degli Hot Bird Awards -fortemente voluti e difesi da Paolo Dalla Chiara anche con i successori di Berretta come De Rosen , sono stati una fotografia unica di un momento straordinario di grande ricchezza e sperimentazione audiovisiva europea. Imprese nazionali sono cresciute fino a diventare imprese di taglia continentale (Canal Plus ad esempio), i canali di bandiera europei si sono sviluppati e sono cresciuti (France media Monde, la galassia BBC, Deutsche Welle, sviluppando versioni linguistiche differenti), ma anche -grazie al lavoro di promozione infaticabile svolto dall´evangelista del satellite che era Dalla Chiara, molte tv locali hanno tentato la carta della distribuzione continentale (grazie anche ai contributi per l´editoria assegnati alle tv locali per la diversificazione della loro distribuzione).
Paolo Dalla Chiara con la sua impresa familiare Pentastudio installata nel cuore di Vicenza[6], serviva anche da rompighiaccio per le intuizioni geniali di Berretta che incontravano qualche resistenza dentro il CdA di Eutelsat. Certo non quelle più complicate come i satelliti in orbita bassa che Eutelsat voleva lanciare prima che arrivassero i vari Musk e Bezos, per i quali servivano risorse continentali e volontà politiche europee che non si è mai riusciti a mobilitare, ma più modestamente con i primi servizi europei di connessione direct-to-home e BtoB col sistema Tooways, della quale Eutelsat fu uno dei primi sperimentatori mondiali proprio attraverso la società Open Sky [7] , creata da Paolo nel 2000 sempre a Vicenza (poi ceduta nel 2018, a causa della decisione di Eutelsat di uscire dal settore). Un servizio fortemente innovativo che consentì , fra l´altro, la trasformazione in tempi brevissimi del vetusto parco sale in pellicola italiano, in uno moderno di sale digitali e multimediali.
In tutti questi anni di lavoro, il rapporto con Eurovisioni è rimasto uno dei punti fermi della sua azione: dall´inizio degli anni Novanta fino a qualche settimana prima di lasciare il pianeta per farsi disperdere sotto forma di ceneri sull´amatissimo altipiano di Asiago. Qui sotto la sua foto con gli amici di Eurovisioni ai funerali dell´amico di sempre Giuliano Berretta a Roma. Nessuno poteva immaginarlo in quella giornata di fine maggio, che i loro destini si sarebbero ricongiunti di li a poco nel luogo da loro piu amato: il cielo. Quello cosi diverso da prima che loro lo riempissero di satelliti di tutti i tipi, grandi e piccini, dando l´esempio a chi poi -come Musk e Bezos- esagerando, ne ha lanciati a migliaia….
Ciao Paolo, ciao Giuliano: e soprattutto non dimenticate di avvertirci della prossima grande diavoleria tecnologica che state inventando lassù.
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Un affettuoso saluto da Giacomo Mazzone e da tutti gli amici di Eurovisioni
[1] Altavilla Vicentina 1942 – Vicenza 2025
[2] Europa TV ha iniziato le sue trasmissioni il 5 ottobre 1985[3][9] ed era inizialmente disponibile solo nei Paesi Bassi,[10], ma ha esteso la sua copertura a 4,5 milioni di famiglie in tutta Europa tramite l’ESA e il satellite ECS-1 di Eutelsat.
[3] https://www.hdforumitalia.it/it/
[4] https://it.wikipedia.org/wiki/Eutelsat_TV_Awards
[5] Le trasmissioni di Euronews cominciarono con cinque canali audio per i pubblici italiamo, francese, tedesco, spagnolo ed inglese.
[6] Con un team di giovani veneti cresciuti e formati da lui e da Graziella Pivato, divenuti poi professionisti di grande valore in questo settore: da Gladys e Maude dalla Chiara, a Ilaria Pivato, a Walter Munarini, Giovanna Mariotto, Paola Antonelli e da altri che sicuramente stiamo dimenticando di citare
[7] https://it.wikipedia.org/wiki/Open_Sky


