COMUNICATO STAMPA 2025 - GIORNATA ITALIANA


Eurovisioni XXXVIII

Quale sovranità digitale per l’Europa audiovisiva?

Giovedì 20 e Venerdì 21 novembre 2025

Palazzo Farnese – Ambasciata di Francia a Roma

(giornata italiana)

La 38esima edizione di Eurovisioni, festival e convegno internazionale di cinema e televisione, si è conclusa a Roma a Palazzo Farnese, sede dell´ambasciata di Francia

La prima giornata, di giovedi 20 novembre, dedicata ai problemi italiani, si è conclusa con un appello alla politica a fare presto per la riforma della RAI e un appello alla stessa RAI per migliorare la qualità della sua offerta al pubblico, ed in particolare a quello giovane, che rischia -dopo aver perso il contatto con la carta stampata- di perdere anche quello con TV e radio.

Di legislazione da cambiare urgentemente hanno parlato la mattina – sotto la presidenza di Barbara Florida, presidente della Commissione di vigilanza parlamentare sulla RAI e con la moderazione di Duilio Giammaria, conduttore del programma “Petrolio”- il senatore Maurizio Gasparri, firmatario della proposta di legge di Forza Italia, la senatrice Dolores Bevilacqua, firmataria della proposta di riforma dei Cinque Stelle, e la senatrice Silvia Fregolent di Italia Viva, oltre al deputato Stefano Graziano del PD capogruppo in vigilanza ,a Vincenzo Vita, responsabile media di AVS e Roberto Natale, membro del CdA RAI. Impossibilitati a partecipare il senatore Nicita (PD) , Maurizio Lupi (Noi moderati) e il membro del CdA RAI; Antonio Marano, che pure avevano inizialmente confermato.

Dagli interventi dei politici è emerso che la discussione in commissione Ottava del Senato è attualmente ferma, perché i lavori di tutte le commissioni sono sospesi a causa dei lavori in aula per la Legge di Bilancio, e quindi la discussione riprenderà verosimilmente a gennaio. Si riprenderà dal testo unificato approvato dalla sola maggioranza che, secondo Gasparri, risponde ai criteri richiesti dall´EMFA (lo European Media Freedom Act che al suo art. 5 prevede una serie di requisiti per i servizi pubblici nazionali). In particolare secondo Gasparri il testo proposto prevede di spostare il potere di nomina dal governo al Parlamento e prevede procedure precise per eventuali riduzioni del budget della RAI.  Gasparri ha quindi sostenuto che la bozza di riforma presentata dalla maggioranza rispetta pienamente i requisiti richiesti dallo European Media Freedom Act e che perciò subito dopo la discussione della legge di bilancio, si potrà procedere con la sua rapida approvazione. Di diverso avviso i rappresentanti delle opposizioni presenti (la senatrice Fregolent di Italia viva, Vincenzo Vita di AVS, Dolores Bevilacqua deu 5 stelle, Stefano Graziano del PD), che hanno ricordato di aver presentato emendamenti unitari che non sono stati discussi, ed hanno stigmatizzato la proposta della maggioranza soprattutto in materia di pluralismo delle nomine e di certezza delle risorse. Secondo i rappresentanti dell´opposizione, lo spostamento dei poteri di nomina dal governo al Parlamento è una finzione, visto che l´attuale maggioranza in Parlamento esegue gli ordini del governo e invece sarebbe necessaria l´introduzione di una maggioranza qualificata per le nomine del CdA RAI (come si fa per la Corte Costituzionale), che renda partecipi tutti i partiti nelle scelte. Anche sul fronte delle risorse l´opposizione critica la maggioranza, visto che il testo proposto prevede che il governo possa decidere una riduzione fino al 27% del canone nel corso di una legislatura. Su quest´ultimo punto in particolare si sono concentrate le polemiche, visto che proprio alla vigilia di questo dibattito la Lega ha depositato in Parlamento un emendamento per ridurre di nuovo il canone RAI del 20%, come già accaduto nel 2024. Un emendamento criticato anche da Gasparri nel corso della sua replica. Qualcosa che è assolutamente contraria allo spirito, cosi come alla lettera del regolamento europeo. Per entrambe queste ragioni l´opposizione ha chiesto alla maggioranza di rivedere questi punti del testo, per evitare di approvare una legge che quasi sicuramente finirà con una procedura di infrazione della UE contro l´Italia.

La presidente Floridia ha poi posto con forza la questione del funzionamento della Commissione Parlamentale sulla RAI, che è bloccata (con un filibustering al contrario, fatto da chi è al governo, e non dalle opposizioni) dalla maggioranza da oltre un anno, spiegando che questo è un vulnus per la democrazia parlamentare italiana, visto che quella da lei presieduta è una delle tre commissioni lasciate per prassi all´opposizione, proprio per garantire un sistema di contrappesi essenziale per la democrazia. Paralizzarne l’attività, equivale a rendere impossibile il controllo dei cittadini su come il governo gestisce la RAI.

Dopo i politici, è stato aperto il dibattito con i rappresentanti della società civile e delle organizzazioni attive nel servizio pubblico, dentro e fuori la RAI. Erano presenti, ma non sono intervenuti, il Presidente della FNSI Vittorio Di Trapani, e il Segretario dell´UsigRAI, Daniele Macheda, il segretario generale di Infocivica, Piero Pozzi. E´ invece intervenuto il membro del CdA Roberto Natale che ha invitato a fare presto perché la RAI -nell´attuale situazione-  è in grande sofferenza, con conseguenze sotto gli occhi di tutti, quale quella del calo degli ascolti e la perdita di fiducia da parte dei cittadini.

Per le associazioni hanno successivamente preso la parola Stefano Rolando, presidente di Infocivica; Pier Virgilio Dastoli del Movimento Europeo-Italia; Marco Quaranta per Move On, Sonia Fiucci per Comunicazione Pubblica, Roberto Bertoni per articolo 21, Stefano Balassone per Articolo 5. Tutti hanno criticato la proposta presentata dalla Lega proprio alla vigilia di Eurovisioni di modifica della legge di Bilancio 2026 di ridurre nuovamente il canone, hanno espresso solidarietà a chi fa giornalismo investigativo e per questo viene attaccato e, infine, hanno chiesto di far presto con la legge di riforma della RAI perché essa possa tornare a svolgere pienamente la sua missione di servizio pubblico. Soprattutto hanno sostenuto la richiesta di ripristinare quanto prima il funzionamento della Commissione Parlamentare sulla RAI, specie alla vigilia di scelte cruciali per la democrazia italiana, quali le elezioni in corso e quelle a venire, e il prossimo referendum sulla giustizia.

Nel pomeriggio -sotto la presidenza di Luciana Castellina, past president di Eurovisioni- sono stati presentati alcuni esempi concreti di come potrebbe essere la futura Digital Media Company (di servizio pubblico) di cui parla il Contratto di Servizio RAI entrato in vigore nel 2023, e di come questo rappresenti l´applicazione dei principi contenuti nella Convenzione UNESCO per la diversità culturale, entrata in vigore nel 2005, di cui quest´anno si celebrano i ventanni di esistenza.

In materia di informazione è stata presentata l’inchiesta vincitrice del Premio Morrione per il giornalismo investigativo, dal titolo “il prezzo della legalità”, girata da tre giovani giornalisti con mezzi digitali e in maniera a volte avventurosa, sul racket dei permessi di ingresso in Italia per lavoratori immigrati.

In materia di educazione e sostenibilità, Agnes Pleinecassagne di Eutelsat e Stefano Luppi di Tivù hanno presentato in anteprima in Italia la ricerca LOCAT sulle modalità di trasmissione dei programmi televisivi e dei video. Uno studio che mette a confronto lo streaming tv (quello delle piattaforme internet), con la trasmissione digitale terrestre e con quella satellitare da cui risulta che la visione in streaming ha consumi elettrici e produzione di Co2 da 8 a 16 volte superiore a quella visione dello stesso programma attraverso la trasmissione tv digitale via etere.

In materia di intrattenimento, infine, c’è stata la presentazione romana di Playing memories, una docu-reality prodotta dal Saint Louis College of Music per Rai contenuti digitali trasmessa da RaiPlay. La ricostruzione di un percorso formativo durato mesi, di rappresentazione della tradizione musicale napoletana messa in scena da studenti di musica e di performing art di Roma e Parigi. Ne hanno parlato il conduttore TV Marco Liorni, Marcello Ciannamea, direttore di Rai contenuti digitali, la curatrice Teresa De Santis, ex direttore di Rai Uno, Nicola Cirilli e Stefano Mastruzzi del Saint Louis.

In conclusione dei lavori è stato proiettato il videomessaggio del Direttore Generale dell´UNESCO, Ottone sui ventanni della Convenzione UNESCO, ed è stato letto un messaggio di saluto inviato dal Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, Federico Mollicone.

La serata si è infine conclusa con la proiezione proposta da ARTE della versione internazionale di “La nostra magnifica ossessione: Bernardo Bertolucci e la sua generazione” di Marco Spagnoli, coprodotto da ARTE e Minerva Pictures in collaborazione con Rai Documentari. Erano presenti il regista, il direttore di Rai Documentari, Luigi Del Plavignano, e per Minerva Pictures Andrea Curti e Francesca Boselli.

ALTRE ANTEPRIME DI EUROVISIONI:

Nel corso di Eurovisioni XXXVIII – grazie alla collaborazione con Rai Play e con Ufficio studi- sono state presentate , sia alla giornata italiana che a quella internazionale, in anteprima le nuove pillole contro la disinformazione (quinta serie, per ora disponibili solo in italiano) prodotte da RAI per il consorzio IDMO. Sono state anche riproposte le pillole della quarta serie in italiano e inglese.

Nella seconda giornata, Rai cinema ha offerto in anteprima al pubblico romano, “The prompt”, un cortometraggio realizzato interamente con l´ausilio di intelligenza artificiale dalla società Fantomatica, in presenza del regista Francesco Frisari.