COMUNICATO STAMPA 2025 - GIORNATA INTERNAZIONALE


Eurovisioni XXXVIII

Quale sovranità digitale per l’Europa audiovisiva?

Giovedì 20 e Venerdì 21 novembre 2025

Palazzo Farnese – Ambasciata di Francia a Roma

Piazza Farnese 67 – Roma

(giornata internazionale venerdi 21 novembre)

L´urgenza di stabilire ed applicare una strategia comune europea per ristabilire la sovranità europea in campo digitale dando rapida e concreta applicazione ai principi della dichiarazione firmata dai 27 paesi dell´Unione Europea a Berlino il 18 novembre [1]è il principale messaggio emerso dalle due giornate di lavori di Eurovisioni il festival internazionale di cinema e televisione tenutosi quest´anno a Palazzo Farnese presso l´ambasciata di Francia.

La manifestazione organizzata dall´associazione Eurovisioni in collaborazione con AGCOM e Institut francais Italia, col sostegno di Eutelsat, RAI, e vari altri organismi italiani ed europei, è giunta alla sua XXXVIII edizione e quest´anno faceva parte delle iniziative ufficiali dell´UNESCO per la celebrazione del ventesimo anniversario della Convenzione 2005 per la promozione della diversità delle espressioni culturali, come da videomessaggio ricevuto dal DG aggiunto dell´UNESCO per la cultura, Ernesto Ottone.[2]

La giornata internazionale si è aperta con i saluti dell´ambasciatore di Francia presso il governo italiano Martin Briens, del presidente di Eurovisioni, Michel Boyon, del presidente dell´AGCOM Giacomo Lasorella, del presidente dell´ARCOM francese Martin Ajdari, del vicepresidente di Confindustria Radio TV, Stefano Selli (intervenuto anche a nome del presidente Antonio Marano di RAI, impossibilitato a partecipare),di Olivier Henrard, DG del CNC del Ministero della Cultura di Francia e Agnes Pleinecassagne di Eutelsat.

Della necessità della sovranità digitale europea ha parlato a lungo nel suo intervento introduttivo Roberto Viola[3], Direttore Generale della Direzione CNECT della Commissione Europea, che ha spiegato come la Commissione, stia procedendo con una messa a punto dei vari provvedimenti varati alla luce dell´esperienza di questi mesi, che mirano a rendere gli strumenti piu efficaci e facilmente applicabili. Ha anche illustrato il piano Agorà della Commissione per la riforma dei meccanismi di sostegno all´industria audiovisiva (programmi MEDIA ed Europa Creativa), che dal 2027 verrà allargato anche all´editoria ed al giornalismo ed ha ricordato che i fondi sono stati aumentati di molto proprio per far fronte a queste accresciute e nuove esigenze.

Prima del panel 1, da Berlino è intervenuto Matthias Pfeffer per illustrare le conclusioni del vertice della vigilia in cui i 27 si sono dichiarati d´accordo per ripristinare al più presto la sovranità digitale europea. La stessa urgenza è stata ribadita dai partecipanti alla tavola rotonda sull´impatto dell´intelligenza artificiale due anni dopo la promulgazione dell´A.I. act dell´Unione Europea, (Benoit Loutrel di ARCOM, il prof. Mario De Caro dell´Università Roma Tre , Christophe Tardieu di France Télévisions, Carlo Rodomonti di Rai Cinema, Viviana De Vincentis di SIAE) che hanno reclamato l´urgenza di norme applicative specifiche per il settore dei media e dell´audiovisivo e lchiesto che di I.A. si tenga conto nell´annunciata riforma del copyright.

CITAZIONE: Elisa Giomi, moderatrice della sessione e commissaria AGCOM: “L’industria dei media ha una peculiarità, i suoi prodotti sono merci simboliche che producono senso. Sono prodotti che hanno un impatto potentissimo sulla cultura e anche per la partecipazione alla sfera pubblica. Sono opere dell’ingegno. E in questo senso l’AI va alla radice del processo creativo, modificandone la natura e incidendo sul concetto stesso di originalità e creatività. Sul versante dei rischi, Giomi parla di un AI Act a due velocità. “Sono rimasta molto stupita dal fatto che fra gli otto settori considerati ad alto rischio l’AI Act non abbia inserito anche i media – ha detto – anche se una serie di principi si applicano anche a questo settore”

Una richiesta condivica dai partecipanti alla sessione sul futuro del servizio pubblico radiotelevisivo (Eric Scherer, Amma Asante, Stephane Bijoux di France Télévisions, Sara Zanotelli dell´associazione italiana degli influencer e Karim Ibourki del CSA del Beglio) che hanno ricordato l´esigenza di una trasformazione radicale dei servizi pubblici che devono diventare media digitali su Internet per raggiungere il pubblico delle nuove generazioni. Se non si inverte questo trend, i giovani  europei riceveranno informazioni soprattutto attraverso fonti USA e cinesi.

CITAZIONE: Amma Asante, presidente dell´autorità olandese di regolazione audiovisiva e futura presidente dello European Media Board: “La maggioranza degli spettatori del servizio pubblico in Olanda ha piu di 65 anni, l´80% ha piu di 50 anni, mentre piu della metà dei giovani sotto i 30 anni accede all´informazione solo attraverso Internet”.

Lo hanno richiesto anche i partecipanti alla sessione tre, dedicata alle misure di ascolto (Paolo Lugiato di Auditel, Peter Matzneller di Netflix, Yannick Carriou di Mediametrie, Carolina Lorenzon e Diego Ciulli di Google), che hanno reclamato l´entrata in vigore quanto prima delle norme europee per l´applicazione criteri di misurazione unificati fra consumo di televisione e radio via etere e consumo via Internet. Oggi, infatti, -come ha lamentato Carolina Lorenzon di Mediaset/MFE- non esistono misure comuni per i consumi via internet e quindi ogni impresa si fa i calcoli che più convengono ai suoi interessi.

CITAZIONE: Laura Aria, commissaria AGCOM e moderatrice della sessione:

“Anche in Italia ormai la maggiorparte degli introiti pubblicitari è raccolta dai giganti dell´on-line, in assenza di sistemi di misurazione condivisi. L´AGCOM ha avviato una consultazione in materia che servirà a formare l´opinione dell´autorità su questo tema, prima di procedere a una decisione in materia. Decisione che ovviamente sarà concordata con tutte le altre autorità europee riunite nello European Media Board”

Da un angolo diverso, sono arrivati alle stesse conclusioni, anche i partecipanti alla sessione quattro, dedicata alla riforma delle misure di sostegno europee alla produzione audiovisiva, moderata da Mihaela Gavrila, cui hanno partecipato fra gli altri Lucia Recalde per la Commissione Europea e Enrico Vannucci per Eurimages, Carlotta Calori per lo European Producers Club, e che è stata preceduta dalla ritrasmissione del videomessaggio dell´ADG UNESCO sulla Convenzione 2005.

Olivier Henrard, direttore generale del CNC (l´agenzia del Ministero della cultura francese che eroga i finanziamenti pubblici), ha esplicitamente parlato di un “attacco diretto da parte degli interessi americani contro i meccanismi europei di sostegno alla produzione di cinema e tv europei” cui bisogna rispondere rendendo queste misure “più efficaci e adatte alla sfida digitale”. Un appello cui ha risposto positivamente Giorgio Brugnoni, neo direttore della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, alla sua prima uscita pubblica, che ha esplicitamente parlato di “piena concordanza di vedute fra Italia e Francia” sulle riforme in corso in Europa. Enrico Vannucci di Eurimages ha infine annunciato che la decisione di creare un fondo paneuropeo per il sostegno alle serie TV potrebbe già esser presa mercoledi 26 novembre a Strasburgo dal Consiglio dei Ministri cultura.

Nelle conclusioni il presidente di AGCOM, Giacomo Lasorella, ha sottolineato la presenza a questa edizione di Eurovisioni, dei Presidenti di diverse autorità di regolazione (Italia, Francia, Olanda, Belgio) a riprova di una volontà forte di agire insieme per dare concreta applicazione all´intero corpus europeo di norme che regolano il mondo digitale dei media: dall´AI act all´EMFA, dal DSA al DMA e alla imminente riforma del copyright e della direttiva Audiovisual Media Service, mentre la Presidente dell´Institut francais Italia, Florence Alibert, ha ricordato che in primavera si svolgerà la riunione di coordinamento fra Italia e Francia per elaborare posizioni comuni da riportare in sede europea, dove molte delle tematiche affrontate quest´anno ad Eurovisioni saranno riprese ed approfondite. Il presidente di Eurovisioni, Michel Boyon, ha chiuso i lavori ricordando che le riflessioni delle due giornate di Eurovisioni saranno riportate alle istituzioni europee, con l´auspicio che esse servano a far includere il punto di vista degli operatori del settore nella legislazione a venire.

La giornata si è conclusa con l´anteprima delle prime due puntate della nuova serie tv Sandokan [4](versione per il mercato internazionale), presentata da Michele Zatta di Rai Fiction e Lux Vide, in presenza di uno dei due registi, Jan Michelini, e di Giovanni Bernabei della Lux Vide. La messa in onda della versione italiana di queste prime due puntate (“La tigre della Malesia” e “La perla di Labuan) prende il via su Rai Uno lunedì 4 dicembre in prima serata, con le altre trasmesse a seguire ogni lunedi fino alla vigilia di Natale. La serie sarà distribuita per il mercato extraeuropeo da Disney plus e in Francia sarà trasmessa da Tf1.

ALTRE ANTEPRIME DI EUROVISIONI:

Nel corso di Eurovisioni XXXVIII – grazie alla collaborazione con Rai Play e con Ufficio studi- sono state presentate in anteprima le nuove pillole contro la disinformazione (quinta serie, per ora disponibili solo in italiano) prodotte da RAI per il consorzio IDMO. Sono state anche riproposte le pillole della quarta serie in italiano e inglese.

Nella seconda giornata, Rai cinema ha offerto in anteprima al pubblico romano, “The prompt”, un cortometraggio realizzato interamente con l´ausilio di intelligenza artificiale dalla società Fantomatica, in presenza del regista Francesco Frisari.

[1] Berlino 18 novembre 2025 Testo integrale qui: https://www.eurovisioni.it/comunicato-finale-del-summit-berlino-sulla-sovranita-digitale-europea/

[2] http://www.eurovisioni.it/ernestoottone/

[3] Il testo integrale del discorso di Roberto Viola si trova sul sito di Eurovisioni. Link ???

[4][4] Link al trailer: https://www.youtube.com/watch?v=DV8RSn0utNQ